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I ministri di culto possono partecipare ai riti funebri

(CR) Il Dipartimento della salute e la Direzione generale degli Affari Religiosi del Governo della Catalogna hanno pubblicato il 31 marzo alcuni chiarimenti sui riti funebri che riguardano tutte le confessioni religiose durante l’attuale crisi sanitaria. Nonostante per il confinamento a causa del coronavirus sia proibita qualsiasi cerimonia o evento pubblico, è permessa la presenza alla tumulazione di massimo tre familiari e un ministro di culto.

La Chiesa di Igualada: “Bisogna tornare all’essenziale”

Igualada è una delle città spagnole più colpite dall'emergenza Coronavirus, tanto da essere stata definita "la Bergamo di Spagna". Quella pubblicata è la testimonianza del parroco della Sagrada Familia (ndt)

(Glòria Barrete –CR) Chiamiamo il parroco della Sagrada Familia di Igualada e la prima risposta alla domanda “come sta?” comincia ad essere quasi un mantra per tutti: “Di salute sto bene”. E la salute è diventata da settimane la preoccupazione principale di tutta la società in mezzo alla pandemia di Covid.

Coronavirus: Messe ridotte, attenzione pastorale, e attività sospese

(CR) Le diocesi e i principali centri di culto e pellegrinaggio catalani concordano sulle indicazioni pastorali che si stanno adottando per far fronte alla situazione generata dal coronavirus. Finché le autorità non dispongano altrimenti, sono confermate la celebrazione delle messe e l’apertura delle chiese ma sempre rispettando l’indicazione di non superare un terzo della capacità del tempio per garantire la separazione tra i fedeli.

Norbert Miracle sul Coronavirus: “La Chiesa non smetterà di assistere i malati”

(Glòria Barrete –CR) Togliere l’acqua benedetta dalle acquesantiere, offrire un segno di pace diverso dall’abbraccio o dalla stretta di mano, lavarsi le mani prima e dopo aver distribuito la Comunione, non toccare o baciare immagini. Sono le misure raccomandate dalla Conferenza Episcopale Spagnola (CEE) in vigore per il coronavirus. Con l’avanzare dell’epidemia e l’aumento del numero di casi positivi, alcune diocesi hanno adottato misure più concrete e stringenti.

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