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Catalunya Religió

La pandemia di Covid-19 in Catalogna e il relativo isolamento hanno portato a situazioni eccezionali e dolorose. Ma ci sono state anche storie di solidarietà e umanità uniche. Le persone di Chiesa ne sono state spesso protagoniste e ora queste testimonianze sono state raccolte in un documentario.

“Església confi(N)ada” (il titolo “Chiesa isolata”, gioca sull’elisione della N che trasforma la parola in confiada cioè fiduciosa, ndt) è un documentario di Animaset diretto dalla giornalista Laura Mor, realizzato integralmente durante il confinamento, che spiega questa esperienza unica. Come ha vissuto la Chiesa catalana l’isolamento e che significa essere cristiani in tempi di coronavirus. [Puoi guardare il documentario qui]. Il documentario è disponibile anche con i sottotitoli in italiano.

Chiese chiuse al culto, sospensione del precetto domenicale, sacerdoti che hanno aperto canali Youtube e condotto preghiere su WhatsApp, anziani che si sono adattati alle nuove tecnologie per seguire la Messa a distanza e famiglie che hanno celebrato a casa le funzioni e i riti della Settimana Santa. Conventi riconvertiti in centri per cucire mascherine, code nelle chiese per la distribuzione di cibo e richieste di aiuto per coprire i bisogni primari moltiplicate per tre. Servizi spirituali negli ospedali in una situazione sconcertante, con difficoltà ad accompagnare personalmente i malati nelle ultime ore di vita o per consolare i familiari. E molta gente che si domandava perché Dio permetteva tutto questo dolore. Mentre Papa Francesco era l’unica autorità internazionale che richiamava alla solidarietà tra Paesi.

Le parrocchie hanno sospeso le messe ma tutta questa attività dimostra che la Chiesa non ha chiuso durante le settimane di isolamento.

Nel documentario, attraverso diverse clips e la raccolta di immagini domestiche, si mostra come hanno reagito in questo periodo le comunità di religiosi, le parrocchie, i servizi solidali della Chiesa, le scuole cristiane, i servizi sanitari religiosi o le famiglie cristiane. Ci sono anche immagini della celebrazione della Settimana Santa da casa in diverse cittadine catalane. Sono immagini che non si erano mai viste prima dell’isolamento e che, se non fossero state raccolte, sarebbero finite nel dimenticatoio.

Nel documentario c’è il contributo delle riflessioni di personalità della Chiesa e di persone che hanno vissuto la pandemia in prima linea. Nell’ambito sanitario parlano tre persone che hanno vissuto questi giorni negli ospedali. Mercè Puig-Pey, coordinatrice della Pastorale di S. Giovanni di Dio; Carme Vila, docente della Facoltà di Salute dell’Università Blanquerna-URL e infermiera all’Hospital del Mar durante la pandemia; e Sebastià Aupí, cappellano dell'Hospital Trueta di Girona e di Santa Caterina de Salt.

Ci sono poi le riflessioni di due teologi. Mons. Joan Planellas, arcivescovo di Tarragona, e Margarita Bofarull, religiosa del Sacro Cuore, medico e delegata di Fede e Cultura dell’Arcidiocesi di Barcellona. Spiega la sua esperienza ecclesiale anche il plebà (titolo onorifico simile ad arciprete, ndt) di Montblanc, Simó Gras, uno dei numerosi sacerdoti che ha mantenuto la parrocchia aperta virtualmente. E due famiglie cristiane con figli piccoli e adolescenti che raccontano come hanno continuato a celebrare la fede a casa e senza preti.

Josep Closa, psicopedagogo e direttore della Fondazione Vedruna Catalogna Educazione, e il filosofo e teologo Francesc Torralba raccontano invece come è stata affrontata la situazione sul piano educativo e scolastico.

Impotenza generalizzata convertita in creatività, in preghiera e in una nuova speranza che bisogna contagiare. È quello che mostrano le immagini di esperienze di un ampio ventaglio di associazioni e membri della Chiesa catalana. La pluralità ecclesiale, dall'esperienza più tradizionale a quella più innovativa, si riflette anche nel documentario.

“Església confi(N)ada” – Essere cristiani ai tempi del coronavirus

Regia: Laura Mor

Sceneggiatura: Jordi Llisterri e Laura Mor

Riprese e montaggio: Andrea Bossoms e Jordi Roigé

Produzione esecutiva: Jordi Roigé

Una produzione Animaset Mèdia i Comunicació. Con la collaborazione di Catalunya Religió, e il supporto dell’Unione dei Religiosi della Catalogna e dell’Ufficio informazioni della Chiesa in Catalogna.

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Il documentario è stato messo in onda domenica 31 maggio alle 13 su 8 TV e attraverso la piattaforma digitale del quotidiano La Vanguardia. É stato preceduto da una presentazione virtuale sul sito di Animaset. Sono intervenuti parte dell’equipe che ha realizzato il documentario: la regista e sceneggiatrice Laura Mor, lo sceneggiatore Jordi Llisterri e il produttore esecutivo Jordi Roigé. E hanno parlato della risposta della Chiesa durante l’isolamento il presidente dell’Unione dei religiosi della Catalogna, Eduard Rey, e il vicesegretario della Conferenza episcopale Tarraconense Norbert Miracle. Il presidente di Animaset, Màxim Muñoz, ha concluso l’evento.

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