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La tradizione della messa dell'11 settembre offerta per i patrioti catalani che ci hanno preceduto risale al 1886. Quell'anno la celebrazione di una messa fu annunciata con un avviso pubblicato sul quotidiano Lo Barcelonès, che diceva, secondo il testo e l'ortografia originali: "Anniversario in suffragio di coloro che morirono in difesa delle libertà catalane l'11 settembre 1714. Domani alle dieci del mattino nella Chiesa di Santa Maria del Mar, nel quartiere demolito di Ribera, si canterà una Messa da Requiem , con preghiera funebre che sarà pronunciata dal Reverendo Dottor Don Jaume Collell, Canonico della Sede di Vich. Si richiede assistenza”.

Questa messa fu la prima commemorazione pubblica dell'11 settembre 1714. Erano passati 172 anni. Fu una celebrazione plurale e trasversale, con la partecipazione non solo dei cattolici catalani ma anche di settori di sinistra e federalisti, abbastanza lontani dal mondo ecclesiale, rappresentati da Valentí Almirall. Vi partecipò nonostante le sue divergenze pubbliche con il canonico Collell. Era presente anche Àngel Guimerà, uomo conservatore ma appassionato difensore della lingua catalana e del suo uso. Il capitano generale Arsenio Martínez Campos intimò al vescovo, Jaume Català, di non pronunciare alcun sermone durante la messa, che avrebbe impedito la libera espressione di Collell.

Mentre le commemorazioni civili e politiche della Diada (la “giornata”, festa nazionale catalana, ndr) si sono susseguite adattandosi alle condizioni di maggiore o minore tolleranza o persecuzione che le autorità imponevano ai cittadini, la messa è sempre stata convocata da allora. Dalla fondazione, nel 1899, e fino ad oggi, se n’è occupata la Lega Spirituale di Nostra Signora di Montserrat.

Abbiamo alcune prove delle difficoltà incontrate nel corso degli anni. Rilevante è, ad esempio, il caso del 1924. Fu la prima Diada sotto la dittatura di Primo de Rivera. Erano stati programmati diversi eventi che furono vietati dalle nuove "autorità". Uno di questi fu la messa convocata quell'anno nella chiesa dei santi Just i Pastor a Barcellona, ​​​​che provocò l'arresto di Antoni Gaudí da parte della polizia. Il geniale architetto era membro della Lega Spirituale e uomo profondamente religioso. Quel giorno si stava avvicinando alla chiesa per assistere alla messa. La polizia bloccava la strada e non lasciava entrare nessuno. Con un'altra persona che era lì, ebbe un tira e molla con la polizia, a seguito del quale gli fu imposto di identificarsi. Gaudí si rifiutò di parlare in qualsiasi lingua che non fosse il catalano e fu multato e imprigionato.

La Lega, ancora una volta, convoca la messa anche questo 11 settembre, alle ore 10, nella Basilica di Santa Maria del Mar, luogo dove questa tradizione iniziò 131 anni fa. Quest'anno è un momento particolarmente trascendente per il nostro Paese: appena venti giorni dalla celebrazione di un referendum che dovrebbe permetterci di recuperare le libertà sottratte con la forza, nonostante l'eroica difesa di tanti catalani che ricordiamo proprio in questa eucaristia.

Per i difensori delle libertà catalane dell'11 settembre 1714, per tutti i patrioti che ci hanno preceduto e hanno dato la vita per la Catalogna o che vi hanno rinunciato per la gloria della patria e nella speranza di raggiungere presto la pienezza nazionale, la Lega, ancora una volta, “chiede assistenza” all'unico evento religioso della Diada Nazionale della Catalogna.

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