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“Il caso Hasel è la scintilla che fa bruciare la rassegnazione dei giovani”

(Valentina Laferrara –CR) Le manifestazioni per l’arresto del rapper Pablo Hasél hanno coinvolto nelle ultime settimane migliaia di persone in diverse città della Catalogna. E hanno messo i giovani al centro del dibattito pubblico. In questo scenario, Catalunya Religió ha organizzato una tavola rotonda con cinque giovani impegnati in diversi movimenti e associazioni sociali ed educative della Chiesa.

Le organizzazioni sociali dei gesuiti denunciano: “Piove sul bagnato”

(Jesuïtes) Alla vigilia delle elezioni per il Parlamento della Catalogna del prossimo 14 febbraio, le organizzazioni del Settore Sociale della Compagnia di Gesù in Catalogna hanno rivolto a tutti i candidati un insieme di proposte urgenti che il futuro governo della Generalitat dovrebbe tenere presenti per migliorare la situazione delle persone più vulnerabili.

A 25 anni dal Concilio Tarraconense i vescovi catalani chiedono “forza e convinzione”

(Jordi Llisterri –CR) “Il Vangelo dev’essere proposto con forza e convinzione, come risposta e come proposta, come sale e luce di una nuova società che abbia cura delle persone e del creato, e in cui si ascolti la voce dei poveri e delle persone che vivono nelle periferie”. È questo l’appello dei vescovi catalani nel documento congiunto che hanno pubblicato giovedì in occasione dei 25 anni del Concilio Provinciale Tarraconense.

Eccezionale ondata di gelo in Catalogna: l’ospedale da campo di S. Anna apre di notte

(Glòria Barrete –CR) Oltre 1100 persone dormono per strada a Barcellona e da diversi giorni lo fanno con temperature intorno allo zero. Due giovani senzatetto sono morti proprio in questi giorni per il freddo. Per cercare di alleviare tale situazione, l’ospedale da campo della chiesa di S. Anna è tornato ad aprire le sue porte di notte dallo scorso lunedì sera per ospitare una dozzina di persone sui banchi attrezzati.

Eutanasia, fare dell’eccezione la norma

(Glòria Barrete –CR) Il 17 dicembre il Congresso spagnolo ha approvato la legge sull’eutanasia. Una legge complessa, con molti interrogativi e molti dubbi, politicizzata nel dibattito pubblico e criticata dai vescovi che chiedono investimenti pubblici nelle cure palliative e per la “prossimità e l’accompagnamento integrale nella tappa finale della vita”.

Le critiche dei vescovi all’iter legislativo sull’eutanasia “senza confronto né dibattito pubblico”

(CR) La Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), presieduta dall’arcivescovo di Barcellona cardinale Joan Josep Omella, ha manifestato la sua contrarietà per i passi compiuti al Congresso dei Deputati per approvare la legge che regolerà l’eutanasia. I vescovi denunciano che la procedura è stata avviata in maniera “sospettosamente accelerata, in tempi di pandemia e di stato d’allerta”. La CEE sottolinea la mancanza di un dibattito pubblico in una questione che considerano di “rottura morale”.

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