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Omella insiste: “Non mettiamo sul tavolo temi che dividono”

(CR) “Con la precedente crisi economica la distanza tra ricchi e poveri è cresciuta e si è radicata; ora sta succedendo lo stesso: questo non può lasciarci tranquilli”. Così si è espresso il cardinale arcivescovo di Barcellona Joan Josep Omella giovedì nella messa celebrata per la festa della Madonna della Mercede, patrona della città e della provincia ecclesiastica di Barcellona, che comprende anche le diocesi di Terrassa e Sant Feliu. Il cardinale nell’omelia ha lanciato un appello “all’unità” per far fronte a “temi più urgenti”.

Il divieto di riunioni di più di dieci persone non riguarda le cerimonie religiose

(CR) La nuova restrizione introdotta in Catalogna lo scorso sabato per fermare la diffusione di Covid-19 non riguarda direttamente i servizi religiosi. La normativa proibisce le riunioni sociali con più di 10 persone ma le cerimonie religiose sono escluse da queste limitazioni. Tra le altre eccezioni, infatti, la risoluzione specifica che “non rientrano in questi divieti (…) le attività di culto, gli atti religiosi come matrimoni, servizi religiosi, celebrazioni e cerimonie funebri”.

La Chiesa di Leida prende fiato per non mollare

(Laura Mor –CR) “Stiamo assorbendo la botta e dobbiamo dosare le forze per non mollare”. Carles Sanmartin, coordinatore della Rete d’Associazioni cristiane di Azione caritativa e sociale di Leida, si sta ancora riprendendo. Sabato scorso la Generalitat ha decretato il confinamento della provincia del Segrià, in cui si concentra la metà dei nuovi casi di Covid-19 dell’ultima settimana in Catalogna. Con il ritorno alle restrizioni della “fase 2” tornano i dubbi. Rimane da parte il riposo personale e spirituale che molti avevano progettato per i prossimi giorni.

La Sagrada Familia torna a far alzare lo sguardo

(Jordi Llisterri-CR) Entrare nella Sagrada Familia fa alzare lo sguardo. È quello che hanno potuto sperimentare sabato mattina i primi visitatori del tempio dopo 114 giorni di chiusura. È l’inizio della “Fase omaggio” della riapertura del tempio, con i fine settimana di visite gratuite. Come non poteva essere diversamente, la prima visita è stata un ringraziamento al personale sanitario.

Montserrat: “C’è molta gente che ci dice che ha voglia di tornare”

(Glòria Barrete –Montserrat/CR) 10 del mattino di un giorno feriale e non c’è un’anima a Montserrat. Piazza vuota, ingressi vuoti, parcheggio senza macchine, museo e locali chiusi. Immagine insolita per un posto che accoglie ogni anno più di 2,7 milioni di persone. La pandemia ha lasciato Montserrat senza visitatori per due mesi. Una comunità benedettina abituata all’accoglienza di ospiti, pellegrini e turisti che ha visto come un giorno dopo l’altro tutto rimaneva in silenzio.

Prima messa nella basilica della Sagrada Familia: un ringraziamento ai sacerdoti

(Jordi Llisterri-CR) “Malgrado il momento, è un motivo di gioia, perché si torna ad aprire la Sagrada Familia per lo scopo per cui fu pensata da Antoni Gaudí: celebrare l’eucarestia”. Così si è espresso con i giornalisti il rettore del tempio, Josep Maria Turull, poco prima di cominciare la prima messa nella basilica dopo la fine del lockdown.

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