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Un anno di “Siamo cristiani”

(Lucía Montobbio –CR) “Siamo Cristiani” è un progetto di Chiesa domestica fondato da famiglie cristiane che cercano di trasmettere la fede ai propri figli. È attivo da un anno, all’inizio in forma presenziale, con le preghiere organizzate nell’oratorio di casa della famiglia Garí-Cano. In seguito alla pandemia, però, si è spostata tutta l’attività sul piano virtuale e questo ha permesso l’incremento esponenziale delle famiglie partecipanti.

A 25 anni dal Concilio Tarraconense i vescovi catalani chiedono “forza e convinzione”

(Jordi Llisterri –CR) “Il Vangelo dev’essere proposto con forza e convinzione, come risposta e come proposta, come sale e luce di una nuova società che abbia cura delle persone e del creato, e in cui si ascolti la voce dei poveri e delle persone che vivono nelle periferie”. È questo l’appello dei vescovi catalani nel documento congiunto che hanno pubblicato giovedì in occasione dei 25 anni del Concilio Provinciale Tarraconense.

Il vescovo Saiz: “L'influenza della Chiesa va oltre la pratica domenicale”

(Laura Mor/Jordi Llisterri –CR/Terrassa) Fuori della sua diocesi o degli ambienti ecclesiastici molti avrebbero difficoltà a dire chi è il vescovo di Terrassa. Come se esistessero solo i vescovi delle grandi città catalane o che siano protagonisti di effimere polemiche di stampa. Nel 2001 Josep Àngel Saiz Meneses fu nominato vescovo ausiliare di Barcellona con il cardinale Ricard Maria Carles e nel 2004 fu nominato primo vescovo di Terrassa.

La “Messa del Gallo” prima delle 10 di sera ma senza limitazioni a 100 partecipanti

(Jordi Llisterri –CR) Se non cambierà nulla, questo sarà l’anno della “Messa del Pollo” (*). Le nuove misure sanitarie approvate dal Governo della Catalogna per la ripresa delle attività prevedono nelle prime due fasi di mantenere l’affluenza agli atti di culto al 30%. Se i dati epidemiologici non peggioreranno, il 21 dicembre si entrerebbe nella terza fase che permetterebbe un’affluenza del 50%. Ma a differenza della situazione attuale, a partire da lunedì sarà eliminata la limitazione a 100 persone, anche se la capienza fosse maggiore, nelle cerimonie religiose e civili.

Vescovi e Governo della Catalogna vogliono intensificare la comunicazione

(Jordi Llisterri-CR) Riunione tra i vescovi catalani e il Dipartimento di Giustizia della Generalitat della Catalogna martedì 10 novembre dopo la polemica sulla beatificazione di Joan Roig nella Sagrada Familia. L’incontro nella sede del Dipartimento era stato concordato domenica con una telefonata tra il ministro Ester Capella e il cardinale Joan Josep Omella.

Le 10 Caritas di Catalogna affrontano la seconda ondata di Covid-19

(Càritas Catalunya) “Anche la povertà ricresce”, questo il motto della campagna che le dieci Caritas catalane hanno promosso per fronteggiare la situazione che potrebbe presentarsi nelle prossime settimane. Il presidente di Caritas Catalogna Francesc Roig, ha avvertito che “si sta già registrando un nuovo arrivo di persone negli uffici dell’organismo e che bisogna essere pronti ad affrontare la nuova situazione.

Atti di culto: partecipazione limitata al 30% per il coronavirus

(CR) Le nuove restrizioni alla mobilità per affrontare il dilagare del Covid-19 approvate dal Governo della Catalogna includono la riduzione al 30% della capienza per la partecipazione ad atti di culto. Il 16 ottobre, in piena crescita dei casi, già era stata decisa per tutta la Catalogna la riduzione al 50%. A partire da oggi, venerdì 30 ottobre e almeno per 15 giorni, si registra un’ulteriore riduzione al 30%.

In quarantena i vescovi di Solsona e Lleida

(CR) La diocesi di Solsona ha annunciato nel pomeriggio di martedì 27 che il vescovo Xavier Novell è risultato positivo al Covid-19. “Il signor vescovo si trova in isolamento da alcuni giorni nel palazzo episcopale di Solsona da quando gli hanno comunicato che una persona con cui era stato in contatto è risultata positiva” ha spiegato un breve comunicato. La nota dice che “al momento manifesta sintomi lievi” e chiede di pregare per lui e per “gli altri sacerdoti e laici isolati o malati”.

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