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Catalunya Religió
20220922SagradaFamiliaEvangelistes
Galeria d'imatges

Jordi Llisterri –CR Se qualcuno ha dei dubbi su chi siano i quattro evangelisti e quale simbolo li rappresenti, non dovrà far altro che alzare lo sguardo. Troverà i simboli dei quattro evangelisti che coronano il tempio esposti ai quattro venti. Tra pochi mesi la Sagrada Familia vedrà completate le quattro torri degli evangelisti che circondano la torre centrale di Gesù. Entro la fine dell'anno saranno terminate le torri di Marco e Luca e nel 2023 quelle di Giovanni e Matteo. Come avvenne lo scorso anno per la stella di Maria, questo giovedì sono state presentate le sculture marmoree che nelle prossime settimane coroneranno le due torri degli evangelisti, dal lato della montagna.

La conferenza stampa è servita anche a confermare che la Sagrada Familia ha già recuperato il flusso di turisti e si prevede che il 2023 sarà l'anno in cui tornerà ad eguagliare i numeri di prima della pandemia. Anche l'attività liturgica nella Basilica, scopo principale del tempio progettato da Antoni Gaudí, è tornata alla normalità.

Già pronte e prossime ad essere collocate sono quella dell'evangelista Marco, un leone; e quella di Luca, il bue

I modelli delle sculture che coronano le torri furono presentati quattro anni fa e ora si potranno vedere nella loro realizzazione e posizione definitiva. Sono quattro sculture di marmo bianco, proveniente dalla Grecia, realizzate dallo scultore Xavier Medina Campeny. Già pronte e prossime ad essere collocate sono quella dell'evangelista Marco, simboleggiato dalla scultura di un leone che rappresenta forza, coraggio e regalità; e quella di Luca, il bue, una bestia da soma mansueta e umile.

La scultura di ogni rappresentazione tradizionale degli evangelisti sarà posta sopra un libro aperto, pure di marmo, con le lettere della loro abbreviazione, in questo caso Mc e Lc, realizzate con il trencadís (un tipo caratteristico di mosaico, ndt)

I quattro tetramorfi avranno ali superiori di cemento bianco che culmineranno in un'altezza di 135 metri. L'interno del poliedro che unisce la base di ogni torre con le sculture sarà uno spazio vuoto dove saranno posizionati i faretti che illumineranno la torre centrale di Gesù. L'architetto incaricato dei lavori, Jordi Faulí, ha spiegato che "così l'aveva previsto Gaudí".

Le quattro torri degli evangelisti circonderanno la torre di Gesù, alta 174 metri, e con i loro 135 metri saranno le terze più alte del tempio, dopo la Torre di Maria già completata lo scorso anno. Il fusto, parte finale della base di ogni torre dell'evangelista, sarà la parte che più assomiglierà agli attuali pinnacoli delle facciate. Sarà coperto di trencadís e vi saranno incise le lodi "Amen" e "Alleluia". È sempre stato spiegato che Gaudí progettò queste iscrizioni sugli elementi esterni elevati dell'edificio in modo che le persone che passavano vicino alla Basilica alzassero lo sguardo per leggere e pronunciare le lodi come in una preghiera spontanea. Il trencadís disegnerà anche alcune palme, simbolo del martirio e iconografia di elementi vegetali molto presenti in tutto il tempio.

"È sempre pieno e nelle ultime domeniche 100 o 200 persone sono rimaste per strada"

La fine delle restrizioni dovute al Covid ha consentito anche di riprendere le celebrazioni domenicali nella Basilica. Come ha spiegato a Catalunya Religió il rettore della Sagrada Família, Josep Maria Turull, a giugno sono state ripristinate le Messe internazionali della domenica, alle 9, per 800 persone. E da settembre c'è già ogni settimana una celebrazione liturgica straordinaria. "È sempre pieno e nelle ultime domeniche 100 o 200 persone sono rimaste per strada", spiega Turull. Questo porta anche a riempire la Messa che si svolge ogni domenica alle 10.30 nella cripta, con parrocchiani e turisti in visita al tempio.

Contemporaneamente, negli ultimi mesi si è notato l’aumento dei gruppi di pellegrini che durante la visita celebrano la Messa nella cripta. Secondo Turull, “ciò fa sì che funzioniamo ogni volta di più come una chiesa”.

L’architetto Faulí ha anche spiegato che i lavori più immediati si concentrano sul completamento delle quattro torri degli evangelisti, sulla cappella dell’Assunta che si trova dietro l’abside e di cui già sono visibili le fondamenta, e sul completamento del progetto della croce che coronerà la torre di Gesù. La facciata della Gloria, su via Mallorca, continua a non avere una data di completamento ma si prevede di ultimare tutte le torri centrali per la fine del 2025 o nel 2026, fissando così il profilo definitivo della Sagrada Familia. La data coinciderebbe con il centenario della morte di Gaudí.

D’altra parte, il direttore generale della Commissione di Costruzione della Sagrada Familia, Xavier Martínez, ha spiegato che si prevede di chiudere quest’anno con 3,4 milioni di visitatori, circa il 70% dell’affluenza abituale. A gennaio ci sono stati circa 2000 visitatori giornalieri e in estate si è già tornati all’affluenza massima di 15.000. Questo permetterà di arrivare a 87 milioni di euro di entrate nel 2022 e con la previsione di 103 milioni nel 2023, traguardo raggiunto nel 2019.

Il recupero delle entrate ha consentito di riprendere i lavori, ma non di recuperare il tempo perso: "La velocità di ripresa dei lavori dopo due anni di fermo è più lenta di quella dell'aumento degli introiti". Martínez ritiene che nel 2024 sarà possibile fissare nuovamente una data per il completamento del tempio, una volta escluso che ciò possa avvenire nel 2026.

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