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Affari Religiosi stanzia un milione di euro per il miglioramento dei luoghi di culto

(CR) Il Dipartimento di Giustizia della Generalità della Catalogna (in cui opera la Direzione generale Affari Religiosi, ndt) destinerà un milione di euro per il miglioramento dei locali destinati ai luoghi di culto da realizzare negli anni 2022 e 2023.

L'aiuto sarà di 500.000 euro l’anno. Potranno beneficiarne gli iscritti all'Albo degli enti religiosi che realizzano opere di miglioramento di igiene e sicurezza tra il 1 gennaio 2022 e il 31 agosto 2023.

Cardinale Cristóbal López: "La Chiesa deve stare dove ci sono ferite"

(Glòria Barrete –CR) Il cardinale e arcivescovo di Rabat, il salesiano Cristóbal López, parteciperà a un evento questo venerdì a Barcellona. Abbiamo colto l'occasione per parlare con lui di questioni ecclesiali, sociali e migratorie.

Preferisce essere presentato come cardinale o come salesiano?

Cancellato il limite di affluenza agli eventi religiosi

(OAR) Sono entrate in vigore le nuove misure decretate e pubblicate sulla ‘Gazzetta Ufficiale della Generalitat de Catalunya’. Tra le altre, viene rimosso il limite di affluenza ad eventi religiosi e cerimonie civili, compresi matrimoni, servizi religiosi e funerali.

Affari Religiosi gestisce quasi 400 consultazioni in un anno

(DGAR) La Direzione Generale degli Affari Religiosi del governo della Catalogna ribadisce la sua volontà di continuare ad essere un punto di riferimento nel fornire informazioni e consigli per garantire l'esercizio dei diritti della libertà religiosa in Catalogna. Lo fa attraverso consultazioni e anche attraverso una migliore accessibilità digitale.

Il beato Llull, precursore del dialogo con l’Islam

(Andrea Acali / Exaudi) Il Pontificio istituto di studi arabi e di islamistica (Pisai) ha ospitato dal 18 al 20 novembre un importante convegno sulla figura di Ramon Llull, beato e filosofo originario di Maiorca che ha avuto un influsso notevole sulla cultura medievale tra Duecento e Trecento, sul dialogo interreligioso e sulla ling

La diversità religiosa del paese non si riflette nell’assistenza funebre

(Glòria Barrete –CR) Tombe separate da quelle che accolgono persone di altre confessioni religiose nel caso dei musulmani; cremazione senza feretro nel caso degli induisti; inumazione in terra, in fosse individuali e in terreni propri per i fedeli bahá’í; sepoltura non il sabato, toccando la terra e senza lapide definitiva sulla tomba per un anno dalla sepoltura nel caso degli ebrei. Sono esempi dei precetti delle religioni presenti in Catalogna in materia di sepoltura.

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