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Catalunya Religió

(Direcció General d'Afers Religiosos/CR) Il Dipartimento di Giustizia della Generalitat della Catalogna, attraverso la Direzione Generale per gli Affari Religiosi, ha rilasciato una dichiarazione istituzionale in occasione della celebrazione della Settimana Mondiale dell'Armonia Interreligiosa tra tutte le religioni, confessioni e fedi. È una celebrazione istituita dall'ONU nel 2010, che esorta tutti i governi a sostenere il messaggio di armonia interreligiosa e buona volontà tra le diverse tradizioni religiose.

Il comunicato del Dipartimento di Giustizia sottolinea la pluralità religiosa del Paese e le iniziative di dialogo interreligioso: “Molte di queste iniziative sono nate dalle stesse comunità religiose; altre, dalla società civile. E, a volte, sono state le diverse amministrazioni pubbliche a fornire i mezzi per facilitare questi scambi. Tutto ciò dimostra una consapevolezza condivisa dell'importanza di costruire legami tra diversi gruppi di credenti. E anche per quanto riguarda la necessità del dialogo e l'instaurazione di reti di collaborazione con altri enti e gruppi sociali”.

Il testo non si nasconde i "rischi" che questa diversità può comportare: "L'ignoranza di nuove realtà può essere un fattore che porta all’insorgere di sospetti o sfiducia, e sguardi di sospetto possono portare alcuni individui o gruppi a chiudersi in se stessi. Timori, insomma, che mettono a rischio la coesione sociale e di cui altri possono approfittare con il solo desiderio di ottenere particolari benefici”. In tal senso, la conclusione è che per promuovere la conoscenza religiosa e la concordia tra le diverse confessioni, “le amministrazioni locali, le associazioni, i mezzi di comunicazione, i partiti politici o lo stesso Governo della Generalitat svolgono un ruolo essenziale al momento di considerare l'armonia interreligiosa una priorità per il Paese”.

Questa celebrazione è un invito a promuovere azioni che promuovano la conoscenza religiosa e la concordia tra le diverse confessioni. In questo senso, la Direzione Generale degli Affari Religiosi, nel corso del 2021, ha investito quasi 400.000 euro in più di quaranta progetti a sostegno di organizzazioni religiose e sociali, per contribuire al dialogo e alla coesione sociale in materia di diversità di fedi. Attualmente sono in corso oltre trenta iniziative per il dialogo interreligioso e la promozione delle relazioni tra le confessioni e il resto della società.

Negli ultimi decenni la Catalogna ha subito una trasformazione economica e sociale che ha interessato anche la sfera religiosa. Il Paese ospita oltre una dozzina di confessioni religiose. La religione maggioritaria è quella cattolica, seguita da chiese evangeliche, Islam e Testimoni di Geova. L'ultimo aggiornamento della Mappa delle Religioni mostra che i luoghi di culto sono 7.405, 5.956 della Chiesa cattolica e 1.449 legati ad altre confessioni religiose.

La diversità religiosa è diventata un fenomeno facilmente percepibile in Catalogna. Per quanto riguarda le comarche (province), Barcellona, Girona, Baix Camp e Segrià sono quelle che presentano una maggiore diversità per numero di confessioni presenti.

Riguardo alla percezione della cittadinanza, secondo i dati dell'ultimo Barometro della religiosità, l'87,4% dei cittadini ritiene che tra persone nel proprio comune con culture, nazionalità o religioni diverse vi sia un buon rapporto, o almeno un rapporto di rispetto, e che se c'è un contrasto, viene risolto pacificamente. Il 71,2% dei cittadini ritiene infine importante che le diverse confessioni religiose collaborino tra loro e promuovano il dialogo interreligioso.

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