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In quarantena i vescovi di Solsona e Lleida

(CR) La diocesi di Solsona ha annunciato nel pomeriggio di martedì 27 che il vescovo Xavier Novell è risultato positivo al Covid-19. “Il signor vescovo si trova in isolamento da alcuni giorni nel palazzo episcopale di Solsona da quando gli hanno comunicato che una persona con cui era stato in contatto è risultata positiva” ha spiegato un breve comunicato. La nota dice che “al momento manifesta sintomi lievi” e chiede di pregare per lui e per “gli altri sacerdoti e laici isolati o malati”.

Pardo: “Ogni vescovo catalano dice quello che pensa e si cerca di arrivare a un consenso”

(Laura Mor/Jordi Llisterri –CR/Girona) Francesc Pardo dal 2008 è vescovo di Girona, dove il 29 ottobre si celebra la festa patronale di San Narcis. Nella Conferenza Episcopale Tarraconense è incaricato della pastorale sanitaria e presiede Catalonia Sacra, iniziativa congiunta delle dieci diocesi catalane per diffondere il patrimonio culturale della Chiesa. Con questo articolo iniziamo un ciclo di interviste ai vescovi catalani.

Morto Hilari Raguer, riferimento per il paese. Collaborò alla “Storia del Concilio Vaticano II” di Alberigo

(CR) È morto il 1º ottobre Hilari Raguer i Suñer, personalità di riferimento per la Chiesa e per il paese. Monaco di Montserrat, storico e catalanista, aveva 92 anni. Da 65 era monaco e da 60 sacerdote. “La libertà va esercitata, altrimenti non è. Ed esercitarla significa sicuramente perdere libertà; se non la facciamo servire, non c’è libertà” disse durante la sua ultima intervista, a marzo, con Catalunya Religió.

L’inventiva ecclesiale durante il lockdown non deve sparire

(CR) Manca ancora la prospettiva per un’analisi distaccata e complessiva. Ma le comunità cristiane considerano l’accompagnamento come un valore essenziale che hanno saputo preservare durante la pandemia e che converrebbe potenziare in futuro. Allo stesso tempo, si apre il dibattito su come utilizzare le risorse virtuali per approfondire l’esperienza cristiana, senza trascurare il fattore umano. Si sono espressi in questi termini martedì scorso i partecipanti al primo dibattito su “La Chiesa dopo il lockdown”.

Laura Mor: “Lungi dall’isolarsi, la Chiesa ha espresso fiducia”

(Glòria Barrete –CR) Chiese chiuse, messe senza fedeli, una comunità ad alto rischio di contagio, isolamento domiciliare per due mesi, centri sociali chiusi, ospedali stracolmi. Questo, grosso modo, è il panorama provocato dalla pandemia sanitaria da Covid 19. E la Chiesa che ha fatto in questo tempo?

Norbert Miracle sul Coronavirus: “La Chiesa non smetterà di assistere i malati”

(Glòria Barrete –CR) Togliere l’acqua benedetta dalle acquesantiere, offrire un segno di pace diverso dall’abbraccio o dalla stretta di mano, lavarsi le mani prima e dopo aver distribuito la Comunione, non toccare o baciare immagini. Sono le misure raccomandate dalla Conferenza Episcopale Spagnola (CEE) in vigore per il coronavirus. Con l’avanzare dell’epidemia e l’aumento del numero di casi positivi, alcune diocesi hanno adottato misure più concrete e stringenti.

Impegno e affetto della comunità cristiana dopo il nubifragio

(Laura Mor –CR) Le violenti piogge che si sono abbattute tra martedì 22 e mercoledì 23 ottobre sulla Catalogna seminando morte e distruzione hanno spinto la cittadina di Espluga de Francolí a lanciare un appello ai volontari di fronte al disastro provocato dal nubifragio. Commossi di fronte alle notizie di morti e dispersi, alcuni parrocchiani hanno lavorato fianco a fianco con i volontari nelle opere di pulizia e recupero di questa cittadina della Conca di Barberà.

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