Fare, costruire, allestire… il presepe
(P. Manuel Nin. Esarca Apostolico) Leggendo la lettera di Papa Francesco sul presepe, pubblicata il 1° dicembre 2019, propongo semplicemente alcune note di riflessione.
(P. Manuel Nin. Esarca Apostolico) Leggendo la lettera di Papa Francesco sul presepe, pubblicata il 1° dicembre 2019, propongo semplicemente alcune note di riflessione.
(Josep M. Boixareu –Grup Enllaç/CR) Domenica scorsa il Santuario di Puiggraciós si è riempito per la cerimonia di commiato della superiora suor Rosa Julivert che ha guidato la comunità fin da quando, nel 1973, le benedettine di Sant Pere de les Puel·les di Barcellona si sono fatte carico della cura di questo santuario del Vallès Orientale.
(Bernabé Dalmau, monaco di Montserrat) Papa Benedetto XVI nelle settimane che intercorsero tra l’annuncio e l’effettiva rinuncia al pontificato, fu protagonista di due grandi atti: la messa con grande partecipazione di fedeli del Mercoledì delle Ceneri a S. Pietro (e non a S. Sabina come da tradizione) e il consueto incontro con il clero romano il giorno dopo. Per questo appuntamento scelse di raccontare i suoi ricordi della partecipazione al Concilio Vaticano II come assistente teologico del cardinale Frings.
(CR) Papa Francesco ha indetto per questo ottobre il “Mese missionario straordinario”, per ricordare il centenario della lettera apostolica di Benedetto XV “Maximum Illud” che stabiliva le basi di un nuovo modo di intendere la missione nella Chiesa. In coincidenza con la Giornata missionaria mondiale (Domund), per la prima volta arriverà in Catalogna il “Treno missionario”, organizzato da Cristiani senza frontiere (Csf) e dalle delegazioni delle Missioni delle diocesi catalane.
(CR) L’abate di Montserrat sottolinea che la liberazione dei condannati dal Tribunale Supremo “faciliterebbe la ricerca di una via d’uscita al problema” e perciò auspica che “si possa lavorare affinchè siano rimessi in libertà prima possibile”. Josep Maria Soler ha emesso un comunicato sull’attuale situazione politica e sociale in Catalogna in cui, oltre a rimarcare “il mio dolore per i prigionieri e le loro famiglie”, insiste sul fatto che non si sarebbe dovuti “arrivare alla via giudiziaria in una questione che si sarebbe dovuta risolvere sul piano politico”.
(CR) Familiari e amici dei leader politici e della società civile incriminati per i fatti legati al referendum sull’indipendenza catalana del 1 ottobre 2017 hanno dato vita la sera di sabato 5 ottobre a una veglia di preghiera e riflessione nella basilica di S. Maria di Montserrat in vista della “sentenza del tribunale”. È stata un’iniziativa “di cristiani di diverse provenienze e sensibilità, come espressione di solidarietà con i prigionieri e gli esiliati catalani per motivi politici” che hanno chiesto di celebrarla a Montserrat.