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Valentí Miserachs dirigint la Cobla Sant Jordi al Santuari del Carme de Barcelona.

Víctor Rodríguez –CR Il pellegrinaggio che l'Abbazia di Montserrat sta organizzando a Roma in occasione dell'800° anniversario della Confraternita di Nostra Signora di Montserrat prende slancio con l'avvicinarsi dell’appuntamento. Attualmente il sacerdote e compositore Valentí Miserachs sta ultimando le note di una sardana (ballo tipico catalano, ndt) dedicata alla Pace e in particolare al Santo Padre. Con il titolo 'Sardana della Pace', sarà presentata in prima assoluta dalla ‘cobla’ (gruppo musicale folcloristico caratteristico della Catalogna, ndt) Ciutat de Granollers a Roma sabato 7 ottobre, invitata da un'associazione che è decana del mondo della cultura popolare e tradizionale catalana, come l’Obra del Ballet Popular.

L'Abbazia di Montserrat ha chiesto all'Obra del Ballet Popular di coordinare gli eventi della sardana a Roma come parte del pellegrinaggio e di lavorare per far crescere l’attrattiva per questa tradizione tra i pellegrini. Come afferma il rettore del Santuario, padre Joan Maria Mayol, una delle singolarità del pellegrinaggio è “riconoscere attraverso la sardana il ruolo a favore della pace che Papa Francesco sta svolgendo nel suo pontificato”. “Dall'Abbazia diamo molta importanza al valore simbolico della sardana come danza di pace e fratellanza e non volevamo che mancasse”, aggiunge.

la prima sardana sarà offerta al Santo Padre durante l'udienza che si terrà in Vaticano sabato 7 ottobre, quando Papa Francesco riceverà le centinaia di pellegrini catalani

Da allora, l'Obra del Ballet Popular ha lavorato in coordinamento con il santuario di Montserrat e grazie alla collaborazione del Comune di Granollers e della Generalità della Catalogna, la ‘cobla’ Ciutat de Granollers offrirà venerdì 6 e sabato 7 ottobre due balli di sardana che si svolgeranno rispettivamente in piazza Santa Maria in Trastevere e nei pressi della basilica di San Paolo fuori le Mura.

Quanto alla prima sardana, sarà offerta al Santo Padre durante l'udienza che si terrà in Vaticano sabato 7 ottobre alle 12, quando Papa Francesco riceverà le centinaia di pellegrini catalani che si recheranno nella città eterna.

L'idea non era solo quella di ballare una sardana per la pace, ma di presentare in anteprima una sardana come parte del pellegrinaggio che rafforzasse questa idea. Per questo l'Obra del Ballet Popular ha pensato alla figura di Valentí Miserachs, ex direttore del Pontificio Istituto di Musica Sacra. “Per noi è stato chiaro fin da subito che colui che doveva comporre questa sardana fosse monsignor Valentí Miserachs, come religioso e come catalano ‘universale’ e per essere attualmente uno dei migliori compositori di sardana” spiega Joan Gómez. “Ha accettato di buon grado la nostra proposta, cosa che ci onora, in quanto presidente dell'Obra del Ballet Popular, e mi riempie di gioia come direttore della cobla Ciutat de Granollers”, aggiunge.

“Sarà una sardana con temi come l'antifona gregoriana 'Tu es Petrus', che, per essere dedicata al Romano Pontefice, passerà attraverso il filtro della catalanitá”, spiega Miserachs. “Il Virolai (canto tradizionale dedicato alla Madonna di Montserrat, ndt) è diventato un inno religioso nazionale dei catalani e per questo anche le sue note risuoneranno all'interno della sardana pensando al ruolo importante della Lega Spirituale di Nostra Signora di Montserrat”.

“Sarà una sardana con temi come l'antifona gregoriana 'Tu es Petrus'

Questo sacerdote, insignito della Croce di San Giorgio e che per anni è stato la massima autorità musicale in Vaticano come direttore del Pontificio Istituto di Musica Sacra, continua a spiegare le singolarità della sardana che sta completando. “L'ampia e nostalgica cantabilità del tema centrale dei lunghi, in modo minore, vuole essere ciò che mi viene chiesto, un messaggio di pace”, sottolinea. Parla di una pace che, per un cristiano catalano, “non può essere altro che la pace di Cristo”. “Egli è la Pace, e noi la cercheremmo inutilmente senza di Lui e fuori di Lui”, aggiunge. A proposito di questo rapporto tra Cristo e la pace, Miserachs sottolinea che dà senso alla “fraternità così mirabilmente rappresentata dalla nostra danza”. “E ancor di più se la musica cerca di raggiungere, cosa per niente facile, le vette raggiunte dai nostri grandi maestri”, conclude.

Valentí Miserachs ha trascorso 60 anni della sua vita a Roma, incentrata sulla basilica papale di Santa Maria la Major, dal 1973, e al Pontificio Istituto di Musica Sacra, dal 1996 al 2015, come direttore e professore di composizione, oltre ad altri importanti incarichi. Tuttavia, il suo rapporto con il nostro Paese è sempre stato intenso e regolare. “Non ho mai perso i contatti con la Catalogna, a cominciare dalla mia diocesi di Vic”, spiega Miserachs. “I principali oratori e una quantità innumerevole di musica liturgica, religiosa e popolare in catalano sono stati inviati a vari centri del nostro Paese”.

L'Obra del Ballet Popular, fondata a metà del secolo scorso per promuovere la sardana e i balli tradizionali catalani, è l'istituzione che storicamente organizza ogni mese di maggio l'Aplec d'esbarts (raduno di danze popolari) nel Santuario di Montserrat e l'incontro della Sardana in autunno. Entrambe le attività richiamano ogni anno davanti alla basilica centinaia di amanti della sardana e della danza tradizionale catalana che salgono al Santuario per offrire i loro balli alla Moreneta, come viene popolarmente chiamata la Madonna di Montserrat.

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