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notícies relacionades

Fratelli tutti: i valori repubblicani di fratellanza e solidarietà per costruire il dialogo

(Omar Noumri e Oriol Junqueras –CR) In lingua araba, il termine “bàsmala” fa riferimento alla formula con cui iniziano tutte le sure del Corano (eccetto la nona) e che recita così: “In nome di Dio (Bi-ismi-lahi), il Clemente (Rachmani), il Misericordioso (Rahim)”. I cristiani arabi usano la stessa formula della “bàsmala” per riferirsi all'invocazione “nel nome del Padre (Bi-ismi-l-ab) e del Figlio (wa al-ibn) e dello Spirito Santo (wa ruh al-quds)” con cui inizia l'eucarestia.

Non è così, Rufián

(Jordi Llisterri) Scusate se mi soffermo su quello che apparentemente è un episodio più di ambito politico. Ma la verità è che mi ha offeso.

Francesc Torralba: “È una terribile semplificazione associare il morire dignitosamente all’eutanasia”

(Glòria Barrete –CR) Dignità. Una delle parole più polisemiche e “trattate in modo abusivo” nel dibattito sull’eutanasia, secondo il professore e filosofo Francesc Torralba. Il direttore della cattedra di etica dell’Università Ramon Llull e consultore del Pontificio Consiglio della Cultura sottolinea che usiamo spesso il concetto di dignità ma non definiamo altrettanto spesso cosa significa. Quando lo facciamo, “c’è una grande diversità ermeneutica”. È evidente che tutti vogliamo morire con dignità.

Le organizzazioni sociali dei gesuiti denunciano: “Piove sul bagnato”

(Jesuïtes) Alla vigilia delle elezioni per il Parlamento della Catalogna del prossimo 14 febbraio, le organizzazioni del Settore Sociale della Compagnia di Gesù in Catalogna hanno rivolto a tutti i candidati un insieme di proposte urgenti che il futuro governo della Generalitat dovrebbe tenere presenti per migliorare la situazione delle persone più vulnerabili.

Eutanasia, fare dell’eccezione la norma

(Glòria Barrete –CR) Il 17 dicembre il Congresso spagnolo ha approvato la legge sull’eutanasia. Una legge complessa, con molti interrogativi e molti dubbi, politicizzata nel dibattito pubblico e criticata dai vescovi che chiedono investimenti pubblici nelle cure palliative e per la “prossimità e l’accompagnamento integrale nella tappa finale della vita”.

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