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Catalunya Religió
Pepe Chisvert davant la mare de déu de canòlich

Glòria Barrete –CR/Andorra Attraversiamo il confine diretti ad Andorra. Arriviamo a Sant Julià de Lòria in canonica e veniamo accolti dal rettore, Pepe Chisvert. Riempiamo rapidamente una borsa piena di oggetti commemorativi della celebrazione. Si fa festa, a maggio si celebrano gli 800 anni dal ritrovamento della Vergine di Canòlich.

Il raduno di Canòlich, il santuario situato a 1635 metri di altitudine, è da sempre segnato sul calendario di tutti gli abitanti di Sant Julià de Lòria, nonostante vada oltre i confini andorrani, con una devozione che arriva fino alla Cerdanya, nell'Alto Urgell e sul versante francese, per "essere un crocevia", ricorda Chisvert. Si tiene l'ultimo sabato di maggio, ed è diventato “un giorno segnato anche nel cuore di tante famiglie”.

In passato, un membro di ogni casa doveva salire obbligatoriamente a Canòlich, “e chi non lo faceva veniva multato dal Comune”, ricorda il rettore. Negli anni il raduno si è trasformato in una giornata di convivenza, uno spazio di spiritualità, di ritrovo, “per fare una sosta sulla strada della vita e prendere slancio per andare avanti”.

Quest'anno si festeggiano gli 800 anni del ritrovamento della Madonna. Un ritrovamento associato a una leggenda che Pepe Chisvert ci racconta pedagogicamente davanti all'immagine nella sua parrocchia. Accanto all'immagine c'è la bolla papale incorniciata, “perché tutti possano capire cosa significa una settimana giubilare”, dice Chisvert.

In occasione degli otto secoli dal ritrovamento, Papa Francesco ha fatto due doni significativi a Sant Julià de Lòria. Il primo, una settimana giubilare, dal 20 al 27 maggio, “affinché tutti quelli che volessero salire a Canòlich potessero lucrare il Giubileo”. Il secondo regalo, un'udienza con il Papa che si è tenuta il 31 maggio con l'arcivescovo Joan-Enric Vives. “70 pellegrini hanno portato al Papa un massiccio intaglio policromo della Vergine di Canòlich”, spiega Chisvert.

Una festa di commemorazione, dice Chisvert, che va oltre i confini e non è solo per i credenti ma anche per i non credenti. “Canòlich è un'esperienza di vita”. Un'immagine amata e venerata che per la ricorrenza degli 800 anni ha riempito di eventi l'intero mese di maggio.

Uno spazio di spiritualità, conclude Chisvert, “per sostare nella vita e dire al Signore: sono qui, fammi uno strumento nelle tue mani”.

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