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Catalunya Religió
barcino sacra card
Eduard Torres, Joan Josep Omella i Josep Maria Turull en la presentació de la Barcino Sacra Card
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AINA ARGUETA -CRLa Cattedrale di Barcellona, ​​la Basilica di Santa Maria del Mar o l'antico monastero di Sant Pau del Camp hanno qualcosa di nuovo in comune. Sono tre delle otto strutture del patrimonio ecclesiastico di Barcellona a cui si può accedere con la Barcino Sacra Card. La nuova iniziativa dell'Arcidiocesi di Barcellona in collaborazione con “Turismo di Barcellona” per avvicinare i visitatori al patrimonio ecclesiastico della diocesi.

La card è in circolazione dal 1° luglio, costa 47 euro e consentirà l'accesso agli spazi per tre giorni consecutivi dalla sua attivazione. Gli otto monumenti che comprende sono l'antico monastero di Sant Pau de Camp, la basilica di Santa Maria del Pi, l'oratorio di San Filippo Neri, la cattedrale di Barcellona, ​​la Casa de l'Almoina, la basilica di Santa Maria del Mar, l'antico monastero di Sant Pere de les Puel·les e, infine, il tempio espiatorio del Sacro Cuore del Tibidabo.

La card consentirà l'accesso agli spazi del patrimonio ecclesiastico di Barcellona per tre giorni consecutivi dalla sua attivazione

L'acquisto della card comporterà uno sconto del 20% rispetto all'acquisto separato dei singoli biglietti. Tutte le visite saranno libere, ad eccezione della Cattedrale di Barcellona, ​​dove è necessario prenotare in anticipo per motivi di affluenza. Il documento di accesso può essere acquistato online, di persona presso i monumenti aderenti e presso l'Ufficio del Turismo.

Josep Maria Turull, direttore del Segretariato diocesano per il turismo, i pellegrinaggi e i santuari e Commissario di Barcino Sacra, ha spiegato che si tratta di “un tour di 1800 anni di storia, con particolare attenzione all’epoca medievale” incentrato sul quartiere della Città Vecchia, con l'eccezione del Santuario del Tibidabo. “La Barcino Sacra Card può contribuire alla scoperta di luoghi poco conosciuti”, ha aggiunto Turull e a “scoprire anche il senso della fede che ha dato origine a questi monumenti”.

L'arcivescovo di Barcellona, ​​​​Joan Josep Omella, ha aggiunto di voler dirigere lo sguardo dei turisti sul patrimonio della Chiesa di Barcellona. “Non solo per ammirare la bellezza architettonica ma per scoprire i valori tradizionali che hanno reso possibili questi monumenti: le radici cristiane”, ha concluso.

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