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Presentato dai Maristi un libro sulla protezione dell’infanzia

(Maristi) Rappresentanti di diverse istituzioni e congregazioni religiose si sono incontrati il 30 ottobre all’ambasciata di Spagna presso la S. Sede a Roma per porre il bambino al centro dell’azione di protezione dei minori durante la presentazione del libro “Rompere il silenzio: dieci volti, dieci voci” che raccoglie la testimonianza di dieci educatori ed educatrici di diversi Paesi che raccontano come vedono il lavoro portato avanti e l’impegno dell’Istituzione Marista nel campo della protezione dell’infanzia.

Il Sinodo sull’Amazzonia reale e quello mediatico

(Bernabé Dalmau, monaco di Montserrat) Papa Benedetto XVI nelle settimane che intercorsero tra l’annuncio e l’effettiva rinuncia al pontificato, fu protagonista di due grandi atti: la messa con grande partecipazione di fedeli del Mercoledì delle Ceneri a S. Pietro (e non a S. Sabina come da tradizione) e il consueto incontro con il clero romano il giorno dopo. Per questo appuntamento scelse di raccontare i suoi ricordi della partecipazione al Concilio Vaticano II come assistente teologico del cardinale Frings.

Impegno e affetto della comunità cristiana dopo il nubifragio

(Laura Mor –CR) Le violenti piogge che si sono abbattute tra martedì 22 e mercoledì 23 ottobre sulla Catalogna seminando morte e distruzione hanno spinto la cittadina di Espluga de Francolí a lanciare un appello ai volontari di fronte al disastro provocato dal nubifragio. Commossi di fronte alle notizie di morti e dispersi, alcuni parrocchiani hanno lavorato fianco a fianco con i volontari nelle opere di pulizia e recupero di questa cittadina della Conca di Barberà.

Margron: “Bisogna trasformare la crisi della Chiesa in cambiamento”

(Fundació Joan Maragall) La domenicana Veronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi e religiose di Francia, ha pronunciato la lezione inaugurale dell’anno accademico della Fondazione Joan Maragall (FJM). L’evento è coinciso con il cambio della presidenza della Fondazione, assunta dal fisico e poeta David Jou, finora vicepresidente, al posto di Josep Maria Carbonell, presidente negli ultimi otto anni.

Giornata diocesana dell’immigrazione al Santuario del Miracolo

(Bisbat de Solsona) La Commissione immigrazione della Caritas di Solsona ha organizzato la VI Giornata diocesana dell’immigrazione che si è svolta il 16 ottobre presso il Santuario del Miracolo. Quest’anno, come risposta all’invito di Papa Francesco, la Giornata aveva come motto “Condividiamo il viaggio – Aggiungiamo chilometri” con l’obiettivo di condividere e conoscerci facendo comunità.

Da Leida al Kazakistan: l’esperienza missionaria di mons. Mumbiela

(Diocesi di Lleida) Il teologo José Luis Mumbiela fu ordinato sacerdote a Leida nel 1995. Tre anni dopo fu inviato in Kazakistan come missionario e nel 2011 fu nominato vescovo della diocesi della SS. Trinità. Ha trascorso alcuni giorni a Leida e ha avuto modo di incontrarlo per conoscere la sua esperienza e come si vive la fede in quel Paese dell’Asia centrale dove solo l’1% della popolazione è cattolica.

Mese missionario: iniziativa dei claretiani per i Dalit in India

(Enllaç Solidari) In occasione del Mese missionario straordinario che si celebra in questo mese di ottobre, la Ong dei Missionari claretiani in Catalogna “Enllaç Solidari” (Link solidale) ha lanciato il suo progetto di cooperazione per l’anno 2019-2020. Si tratta della collaborazione con i Missionari claretiani di Chennai, in India, per la costruzione di una sala polivalente in cui svolgere attività educative rivolte soprattutto ai Dalit, la casta più bassa ed emarginata dell’India.

Da Montserrat la richiesta di libertà per i leaders catalani “prima possibile”

(CR) L’abate di Montserrat sottolinea che la liberazione dei condannati dal Tribunale Supremo “faciliterebbe la ricerca di una via d’uscita al problema” e perciò auspica che “si possa lavorare affinchè siano rimessi in libertà prima possibile”. Josep Maria Soler ha emesso un comunicato sull’attuale situazione politica e sociale in Catalogna in cui, oltre a rimarcare “il mio dolore per i prigionieri e le loro famiglie”, insiste sul fatto che non si sarebbe dovuti “arrivare alla via giudiziaria in una questione che si sarebbe dovuta risolvere sul piano politico”.

Il “rifiuto della sentenza” di madri badesse e priore catalani

Alcune madri badesse e priore dei monasteri catalani hanno espresso il loro “dolore” e “rifiuto della sentenza” del Tribunale Supremo. Le responsabili di cinquè comunità femminili della Catalogna hanno diffuso un breve comunicato congiunto per esprimere la loro opposizione alle condanne dei leaders politici e sociali indipendentisti e per chiedere “che si rispetti la verità, si lavori per il dialogo e si cerchi sempre la pace”. Nella nota si offre anche “il sostegno alle persone imprigionate e alle loro famiglie”, oltre che alla “difesa pacifica della libertà e della giustizia”.

Una quindicina di enti e associazioni cristiane: “La sentenza è un passo indietro per una risoluzione del conflitto politico”

(CR) Dopo la sentenza con cui il Tribunale Supremo spagnolo ha condannato 9 leaders indipendentisti catalani a pene tra i 9 e i 13 anni di reclusione, una quindicina di enti e associazioni cristiane hanno firmato una nota nella quale affermano che “questa sentenza è un grave passo indietro per la risoluzione del conflitto politico che riguarda la Catalogna e mette in pericolo la convivenza e la democrazia”. In questi frangenti aderiscono “a iniziative civili e pacifiche per esprimere il rifiuto di questa decisione giudiziaria”.

Indipendentisti condannati: i vescovi catalani sollecitano “qualcosa in più dell’applicazione della legge”

(CR) In un comunicato congiunto, i vescovi catalani affermano che “bisogna rispettare la sentenza emessa dal potere giudiziario di uno Stato di diritto, come pure le eventuali decisioni che dovessero arrivare dai tribunali europei” ma aggiungono che “il raggiungimento di un retto ordine sociale che permetta lo sviluppo armonico di tutta la società ha bisogno di qualcosa in più dell’applicazione della legge”.

Il “Treno missionario” per la prima volta in Catalogna

(CR) Papa Francesco ha indetto per questo ottobre il “Mese missionario straordinario”, per ricordare il centenario della lettera apostolica di Benedetto XV “Maximum Illud” che stabiliva le basi di un nuovo modo di intendere la missione nella Chiesa. In coincidenza con la Giornata missionaria mondiale (Domund), per la prima volta arriverà in Catalogna il “Treno missionario”, organizzato da Cristiani senza frontiere (Csf) e dalle delegazioni delle Missioni delle diocesi catalane.

Nasce la versione italiana di Catalunya Religió

(CR) Con lo sguardo verso Roma. Nasce la versione italiana di Catalunya Religió con una selezione dei principali contenuti informativi. Ogni settimana, a partire da oggi, alcuni articoli avranno anche una sintesi in italiano per far conoscere la vitalità religiosa della Catalogna al di fuori del paese.

Cristiani e musulmani uniti in difesa della libertà religiosa nella scuola catalana

(Federació Cristians de Catalunya) Il 23 ottobre si terrà presso la Facoltà di Diritto dell’Università di Barcellona una giornata dedicata a “L’educazione contro i discorsi d’odio per motivi di fede” che si concluderà con una tavola rotonda dedicata alla “Prevenzione della radicalizzazione: religione a scuola”.

Verso i 25 anni del Concilio Tarraconense

(CR) Il 21 gennaio 2020 ricorreranno i 25 anni dell’apertura del Concilio Provinciale Tarraconense. I vescovi catalani hanno annunciato che prevedono di celebrare diversi atti commemorativi.

Ecologia integrale: la preghiera delle associazioni

(Justícia i Pau) “Una ecologia integrale richiede di dedicare un po’ di tempo a recuperare la serena armonia con il creato”. È una delle frasi dell’enciclica “Laudato Si’” che la sera di venerdì 4 ottobre, festa di S. Francesco, sono state lette nel santuario della Madre di Dio del Carmelo a Barcellona. Un’ottantina di persone si sono riunite per pregare in coincidenza con la conclusione del “Tempo del creato”.

Preghiera a Montserrat per le persone accusate per il referendum independentista

(CR) Familiari e amici dei leader politici e della società civile incriminati per i fatti legati al referendum sull’indipendenza catalana del 1 ottobre 2017 hanno dato vita la sera di sabato 5 ottobre a una veglia di preghiera e riflessione nella basilica di S. Maria di Montserrat in vista della “sentenza del tribunale”. È stata un’iniziativa “di cristiani di diverse provenienze e sensibilità, come espressione di solidarietà con i prigionieri e gli esiliati catalani per motivi politici” che hanno chiesto di celebrarla a Montserrat.

La Taulada: molto più di un piatto caldo

(Claretians) Quando José Luis Guillén arriva alle otto del mattino, la mensa è buia. Approfitta della calma per tirare fuori dal frigorifero e dal congelatore gli ingredienti che i cuochi e i loro aiutanti useranno per il menu del giorno. I frequentatori troveranno accoglienza, persone che li accompagnino e stiano accanto a loro. Ogni giorno tra 50 e 100 persone mangiano alla mensa sociale La Taulada.

Sagrada Familia: Messa internazionale anche il sabato e alla vigilia delle feste di precetto

(CR) Due anni fa la Basilica della Sagrada Familia di Barcellona ha iniziato la celebrazione settimanale della Messa domenicale nella navata centrale del tempio. Per la prima volta la Basilica ospitava una celebrazione regolare, al di là degli atti liturgici o culturali straordinari che vi si erano tenuti fin dal 2010. La notevole affluenza dei fedeli a questa celebrazione di ogni domenica alle 9 di mattina ha costretto a raddoppiare la Messa internazionale settimanale.

I quattro evangelisti veglieranno su Barcellona dalla Sagrada Familia

(Glòria Barrete –CR) Matteo, Marco, Luca e Giovanni hanno già un volto e la data di collocazione sulla Sagrada Familia. A metà del 2021 le torri dei quattro Evangelisti e quella di Gesù saranno terminate ma già nel primo trimestre del prossimo anno le torri arriveranno alla base delle sculture, a 112,5 metri d’altezza.

Il vescovo di Urgell: “L’accoglienza è un dovere ineludibile dei Paesi europei”

(CR) Maggiore impegno dei governi europei nell’accoglienza di rifugiati e migranti. Lo ha chiesto in una delle sue lettere domenicali l’arcivescovo di Urgell mons. Joan-Enric Vives. Il prelato ricorda che “rivendicare il diritto d’asilo, incoraggiare l’accoglienza e spingere ad atteggiamenti solidali nei confronti dei rifugiati che fuggono dalla violenza è un dovere ineludibile da parte dei Paesi europei”. Nel caso dei cristiani, inoltre, tale dovere è “una caratteristica peculiare dell’amore e della compassione che Gesù reclama da parte dei suoi amici”.