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notícies relacionades

L’ultimo saluto a suor Cecília Boqué, prima badessa di S. Benedetto di Montserrat

(CR) Martedì la comunità benedettina di S. Benedetto di Montserrat ha tributato l’ultimo saluto alla sua prima badessa, madre M. Cecília Boqué, morta sabato 4 gennaio a 102 anni e dopo 77 di vita monastica. I funerali sono stati celebrati dal padre abate Josep M. Soler. Nel 1952 madre Boqué fu nominata prima badessa del monastero sorto dall’unione delle comunità di S. Clara di Barcellona e di S. Benedetto di Mataró.

Tradizione e simbolismo dei presepi catalani

(Ed. Mediterrània) Il cappuccino Valentí Serra di Manresa raccoglie nel suo nuovo libro “Il nostro presepe. Tradizione, storia e simbolismo” le peculiarità del presepe catalano, una delle principali realizzazioni artistiche festive del patrimonio culturale e spirituale del nostro popolo.

Suor Lucia Caram: “In Catalogna la povertà infantile è strutturale e grave”

(Jordi Llisterri-CR) “Non vi porto buone notizie, né sono tempi buoni per l’infanzia e la famiglia”. Così la domenicana Lucia Caram ha commentato la situazione della povertà infantile in Catalogna per motivare il coinvolgimento di ogni genere di istituzione per sradicarla. Dopo anni di crisi, “in Catalogna la povertà infantile è strutturale e grave”.

Margron: “Bisogna trasformare la crisi della Chiesa in cambiamento”

(Fundació Joan Maragall) La domenicana Veronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi e religiose di Francia, ha pronunciato la lezione inaugurale dell’anno accademico della Fondazione Joan Maragall (FJM). L’evento è coinciso con il cambio della presidenza della Fondazione, assunta dal fisico e poeta David Jou, finora vicepresidente, al posto di Josep Maria Carbonell, presidente negli ultimi otto anni.

Da Montserrat la richiesta di libertà per i leaders catalani “prima possibile”

(CR) L’abate di Montserrat sottolinea che la liberazione dei condannati dal Tribunale Supremo “faciliterebbe la ricerca di una via d’uscita al problema” e perciò auspica che “si possa lavorare affinchè siano rimessi in libertà prima possibile”. Josep Maria Soler ha emesso un comunicato sull’attuale situazione politica e sociale in Catalogna in cui, oltre a rimarcare “il mio dolore per i prigionieri e le loro famiglie”, insiste sul fatto che non si sarebbe dovuti “arrivare alla via giudiziaria in una questione che si sarebbe dovuta risolvere sul piano politico”.

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