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Catalunya Religió

(Glòria Barrete –CR) Nel 2019 Montserrat ha registrato un nuovo record di visitatori, arrivando a 2,67 milioni. Nel 2020, però, a causa della pandemia di Covid 19, il crollo dei visitatori è stato del 70%, molto simile a quella che si verificherà nel 2021, intorno al 60%. Ma cosa significa per una persona visitare Montserrat? Si genera un ritorno quantificabile in termini economici? Uno studio della consulenza EY commissionato dalla Fondazione Abadia di Montserrat 2025 ha analizzato l’impatto dell’istituzione Montserrat e la sua influenza in termini di contributo economico e sociale direttamente derivante dalla sua attività, in base ai dati del 2019. I risultati mostrano come per ogni euro investito a Montserrat il ritorno è di 19,5 euro. Come pure per ogni posto di lavoro diretto, il ritorno è di altri 8,5 posti di lavoro indiretti e dell’indotto.

“Quando parliamo di monasteri benedettini spesso si fa riferimento al fatto che nel Medio Evo erano motori sociali ed economici di un territorio” ha ricordato Ignasi M. Fossas, maggiordomo-amministratore del monastero di Montserrat. Un’influenza, però, che nonostante possa sembrare di tempi molto antichi, è ancora attuale a Montserrat. “Abbiamo l’impressione che è quello che succede qui ancora oggi”. Il rapporto, presentato in conferenza stampa, evidenzia come “Montserrat continua ad essere un motore sociale ed economico per il Paese”, per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro, ritorno economico per il Pil catalano e proiezione internazionale del territorio.

Lo studio si è concentrato sui dati dell’Abbazia di Montserrat e sugli enti dipendenti e associati: Pubblicazioni dell’Abadia di Montserrat SA, Agrícola Regional SA, Central de Reserves de Montserrat SAU, Gestione dei Servizi di Montserrat SLU, Fondazione Abadia di Montserrat 2025, Montserrat Energia SL e Funicolare Aerea di Montserrat SA (società partecipata al 60%). L’anno di riferimento è il 2019.

Così per ogni euro investito a Montserrat il ritorno è quantificabile in circa 19,5 euro. Il contributo economico complessivo di Montserrat è stato di 314,5 milioni al Pil catalano, generato da acquisti e visitatori. Il valore aggiunto proviene soprattutto dai settori dell’ospitalità, della ristorazione e del turismo. All’interno della Spagna la maggior parte dei visitatori vengono dalla Catalogna. Il resto soprattutto da Madrid, seguita da Valencia e Càceres. La maggior parte dei visitatori stranieri sono di Paesi europei, ma è rilevante anche il numero di quanti provengono da America e Asia. In percentuale: 15% Stati Uniti, 12% Russia, 7% Coresa del Sud, 4% Francia, 3% Germania.

Un altro dato significativo è che per ogni posto di lavoro creato direttamente a Montserrat ne nascono 8,5 indiretti o nell’indotto. Così ci sono 6210 posti di lavoro, dei quali 655 diretti, 4708 indiretti e 847 nell’indotto.

I dati positivi sui visitatori sono del periodo pre-pandemia. Josep Altayó, direttore generale di Agrícola Regional SA, ha ammesso che si prevede nel 2022 un calo di visitatori del 30% rispetto al 2019. “È difficile tenere il passo” ha assicurato, nella speranza che la ripresa turistica, soprattutto internazionale, diventi una realtà. “Se non riprende il turismo internazionale, non soffrirà solo Montserrat ma tutta la Catalogna”. Malgrado gli aiuti per la pandemia, ha riconosciuto che “senza aiuti la ripresa sarà molto lenta”.

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