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Cancellato il limite di affluenza agli eventi religiosi

(OAR) Sono entrate in vigore le nuove misure decretate e pubblicate sulla ‘Gazzetta Ufficiale della Generalitat de Catalunya’. Tra le altre, viene rimosso il limite di affluenza ad eventi religiosi e cerimonie civili, compresi matrimoni, servizi religiosi e funerali.

Eliminato il limite di affluenza nei luoghi di culto

(CR) Il Governo della Generalitat annunciato martedì che non ci sarà più alcuna restrizione nell'affluenza ai luoghi di culto. La misura è entrata in vigore venerdì 10 settembre. Il Governo ha cancellato tutte le restrizioni che riguardano diritti fondamentali, come il diritto a riunirsi (che non sarà più limitato a 10 persone), a manifestare o alla libertà religiosa. Così per le celebrazioni religiose sarà consentito di riempire le chiese e i locali dove si svolgono, anche se bisognerà mantenere tutte le misure di protezione abituali negli spazi al chiuso, come le mascherine.

Atti di culto: partecipazione limitata al 30% per il coronavirus

(CR) Le nuove restrizioni alla mobilità per affrontare il dilagare del Covid-19 approvate dal Governo della Catalogna includono la riduzione al 30% della capienza per la partecipazione ad atti di culto. Il 16 ottobre, in piena crescita dei casi, già era stata decisa per tutta la Catalogna la riduzione al 50%. A partire da oggi, venerdì 30 ottobre e almeno per 15 giorni, si registra un’ulteriore riduzione al 30%.

Il divieto di riunioni di più di dieci persone non riguarda le cerimonie religiose

(CR) La nuova restrizione introdotta in Catalogna lo scorso sabato per fermare la diffusione di Covid-19 non riguarda direttamente i servizi religiosi. La normativa proibisce le riunioni sociali con più di 10 persone ma le cerimonie religiose sono escluse da queste limitazioni. Tra le altre eccezioni, infatti, la risoluzione specifica che “non rientrano in questi divieti (…) le attività di culto, gli atti religiosi come matrimoni, servizi religiosi, celebrazioni e cerimonie funebri”.

Riprese le messe a Barcellona

(Jordi Llisterri-CR) “Non avevamo vissuto niente di simile dai tempi della Guerra Civile, senza messe”. Così ha cominciato don Josep Maria Turull il saluto della prima messa vespertina nella cripta della Sagrada Familia di Barcellona, ricordando il commento di un anziano.

A Tarragona una commissione diocesana per far fronte agli effetti della pandemia

(CR) L’arcidiocesi di Tarragona ha annunciato la creazione di una commissione diocesana dedicata a far fronte agli effetti della pandemia da Covid. L’obiettivo è redigere un piano caritativo che coinvolga tutta la diocesi davanti alle conseguenze sociali causate dalla crisi. Si focalizzerà anche sugli effetti del coronavirus sulle persone e sull’ambiente per orientare e incrementare le iniziative della Chiesa.

A Barcellona si prevede la prima messa concelebrata con sacerdoti il 19 giugno

(Jordi Llisterri-CR) L’arcivescoov di Barcellona, cardinale Joan Josep Omella, ha inviato una lettera al clero diocesano per concretizzare alcuni passi verso la ripresa delle celebrazioni nelle parrocchie. Non fissa una data specifica in attesa di sapere in quale giorno di maggio il territorio diocesano sarà incluso nella Fase 1 (quella che permette l’apertura delle chiese con una partecipazione limitata un terzo della capienza, ndt) ma annuncia due date per riprendere gli eventi comunitari.

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