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Catalunya Religió
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Fotografia: FC Barcelona.
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CR / FCB I famosi lavori del Camp Nou interesseranno anche la piccola cappella nascosta del Barça che non potrà essere utilizzata durante i mesi in cui si farà la ristrutturazione. Per questo motivo, venerdì 19 l'Associazione dei giocatori del Football Club Barcelona ha organizzato una cerimonia intima per la chiusura temporanea della cappella situata nel tunnel dello spogliatoio. Alla cerimonia, il vicepresidente del club, Rafael Yuste, ha confermato che il nuovo stadio manterrà la cappella e la sua funzione di ospitare la messa per gli ex giocatori del Barça.

A causa delle modifiche allo “Spazio Barça”, che porteranno il club a giocare la prossima stagione allo Stadio Olimpico Lluís Companys di Barcellona, il direttivo ha spiegato che, nei prossimi giorni, verranno rimossi l'immagine della Madonna di Montserrat, che presiede la cappella, il piedistallo di roccia della stessa montagna, l'altare e il resto degli oggetti che la compongono. L'evento di questo venerdì “ha voluto dare rilevanza a uno spazio che è sempre stato legato alla storia del Camp”, ha dichiarato il Futbol Club Barcelona.

Rafael Yuste, che ha confermato che la cappella rimarrà dopo la ristrutturazione del Camp Nou, ha anche evidenziato la diffusione dei valori del Club nello stesso spazio.

Oltre a Yuste, hanno partecipato alla cerimonia il membro del direttivo Àngel Riudalbas, il presidente dell'Associazione dei giocatori dell'FC Barcelona, ​​Juan Manuel Asensi, e membri del suo consiglio come Pere Valentí Mora, Rafael Zuviría e Antonio Olmo. Presenti anche l'ex giocatore di pallamano e membro del dipartimento di presidenza del Club, Enric Masip, e il direttore del Museo del Barça, Jordi Penas.

Il Barça ha confermato che la cappella rimarrà dopo la ristrutturazione del Camp Nou, ha anche evidenziato la diffusione dei valori del Club nello stesso spazio

Posta sotto le gradinate della tribuna, come testimonia il soffitto, la cappella si trova ancora nella sua collocazione originaria. È l'elemento che unisce il campo e gli spogliatoi e luogo di passaggio obbligato per uscire sul terreno di gioco.

Negli anni La Moreneta ha visto come l'intero oratorio si andava completando grazie alla tenacia e alla grinta di Joan Rovira, uomo di fede che si è dedicato con altruismo alla cura della parte più spirituale del club.

Abbiamo parlato con lui l'anno scorso quando ci ha spiegato che si collocò l'altare con lo stemma della Penya Solera (associazione dei tifosi, ndt), del Barça e della città con un'iscrizione molto esplicita in latino: “La tavola e l’altare dedicati a Dio dalla fede dei fratelli”. Poi sarebbero venuti il tabernacolo, i banchi e le vetrate, che danno luce e nascondono la piccola sagrestia dietro l'altare. Diversi murales adornano le pareti e rendono la cappella ancora più accogliente, più “culé” e più montserratina.

La cappella – che a causa della posizione del Camp Nou rientra nella delimitazione della parrocchia di Santa Tecla – ospita ogni novembre una messa per i defunti dell'Associazione dei giocatori del FC Barcelona.

Storicamente ha vissuto due grandi momenti di gloria: la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1982 e la camera ardente dello storico Josep Samitier: "Quando Pep Samitier morì, migliaia di persone passarono di qui per dargli l'ultimo saluto", ha ricordato con emozione Joan Rovira nel 2022.

Dal 1957, La Moreneta è testimone della fila formata dai giocatori – quelli di casa e quelli in trasferta - prima di ogni partita. Ora, per una stagione, resterà nascosta. Ma, quando il rinnovato Camp Nou riaprirà le sue porte, La Moreneta sarà ancora una volta una tappa obbligata anche per le migliaia di tifosi “culers” provenienti da tutto il mondo che si recano in pellegrinaggio allo stadio per una visita turistica.

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