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La cultura popolare di Barcellona omaggia la Sagrada Familia

(Jordi Llisterri –CR) Cosa c'è di più tradizionale e catalano della “Sardana de les Monges” (sardana delle monache: la sardana è appunto una danza tradizionale catalana, ndt)? Con questo brano eseguito dalla Cobla Sant Jordi, si sono aperti mercoledì i festeggiamenti per il completamento della Torre di Maria della Sagrada Família. La sessione mattutina è stata presentata come "un omaggio alla cultura popolare e tradizionale di Barcellona nella basilica".

Festa grande alla Sagrada Familia per l’inaugurazione della Torre di Maria

(Jordi Llisterri –CR) Giganti, castellers (le tradizionali torri umane, ndt), carrefocs (giochi pirotecnici caratteristici con personaggi travestiti da diavoli, ndt), danze folkloristiche, Messa, concerti, giochi di strada… Ci sono tutti gli elementi di una grande festa patronale per celebrare l’inaugurazione della Torre di Maria della Basilica della Sagrada Familia a dicembre. Mancano solo i fuochi d’artificio ma la luce verrà dalla stella che coronerà la torre. L’8 dicembre alle 19.45 si illuminerà per la prima volta.

Dall’identità nazionale agli indulti

(Jordi Llisterri) Scusate se mi occupo di politica. Ma la copertina di questa domenica di ABC ha passato il segno. La nota dei vescovi catalani sulle “misure di grazia” e il successivo sostegno verbale, non scritto, della Commissione Permanente della Conferenza episcopale spagnola, ha riacceso il dibattito. La scorsa settimana sui siti e nei titoli dei quotidiani spagnoli si è potuto leggere ogni tipo di insulto contro i vescovi.

La seconda Quaresima in tempo di pandemia

(CR) Per la seconda volta la Chiesa ha iniziato la Quaresima in tempo di pandemia, anche se quest’anno senza confinamento domiciliare. Questo ha permesso di celebrare la messa del Mercoledì delle Ceneri rispettando le misure di sicurezza e la capienza ridotta.

Ordinazione del vescovo Javier Vilanova: “Il mondo da noi si aspetta semplicità”

(Jordi Llisterri –CR) “Il mondo esige e si aspetta da noi semplicità di vita, spirito di orazione, carità verso tutti, soprattutto verso i piccoli e i poveri, obbedienza e umiltà, dimenticanza di sé e rinuncia. Senza questi segni di santità, la nostra parola non farà breccia nel cuore dell’uomo di oggi”. È la citazione del numero 76 dell’enciclica Evangelii Nuntiandi di Paolo VI che il nuovo vescovo ausiliare di Barcellona ha usato per definire i suoi riferimenti.

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