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La cultura popolare di Barcellona omaggia la Sagrada Familia

(Jordi Llisterri –CR) Cosa c'è di più tradizionale e catalano della “Sardana de les Monges” (sardana delle monache: la sardana è appunto una danza tradizionale catalana, ndt)? Con questo brano eseguito dalla Cobla Sant Jordi, si sono aperti mercoledì i festeggiamenti per il completamento della Torre di Maria della Sagrada Família. La sessione mattutina è stata presentata come "un omaggio alla cultura popolare e tradizionale di Barcellona nella basilica".

“Dobbiamo vivere la Notte delle Religioni 365 giorni all’anno”

(CR) Una delle caratteristiche che rendono Barcellona una città unica è la sua diversità religiosa e culturale. I dati lo dimostrano, visto che attualmente nella città metropolitana ci sono oltre mille comunità religiose di 27 confessioni diverse. Per questo motivo dal 2016 l’Associazione Unesco per il dialogo interreligioso (AUDIR) organizza la Notte delle Religioni.

La “Messa del Gallo” prima delle 10 di sera ma senza limitazioni a 100 partecipanti

(Jordi Llisterri –CR) Se non cambierà nulla, questo sarà l’anno della “Messa del Pollo” (*). Le nuove misure sanitarie approvate dal Governo della Catalogna per la ripresa delle attività prevedono nelle prime due fasi di mantenere l’affluenza agli atti di culto al 30%. Se i dati epidemiologici non peggioreranno, il 21 dicembre si entrerebbe nella terza fase che permetterebbe un’affluenza del 50%. Ma a differenza della situazione attuale, a partire da lunedì sarà eliminata la limitazione a 100 persone, anche se la capienza fosse maggiore, nelle cerimonie religiose e civili.

Omella insiste: “Non mettiamo sul tavolo temi che dividono”

(CR) “Con la precedente crisi economica la distanza tra ricchi e poveri è cresciuta e si è radicata; ora sta succedendo lo stesso: questo non può lasciarci tranquilli”. Così si è espresso il cardinale arcivescovo di Barcellona Joan Josep Omella giovedì nella messa celebrata per la festa della Madonna della Mercede, patrona della città e della provincia ecclesiastica di Barcellona, che comprende anche le diocesi di Terrassa e Sant Feliu. Il cardinale nell’omelia ha lanciato un appello “all’unità” per far fronte a “temi più urgenti”.

Laura Mor: “Lungi dall’isolarsi, la Chiesa ha espresso fiducia”

(Glòria Barrete –CR) Chiese chiuse, messe senza fedeli, una comunità ad alto rischio di contagio, isolamento domiciliare per due mesi, centri sociali chiusi, ospedali stracolmi. Questo, grosso modo, è il panorama provocato dalla pandemia sanitaria da Covid 19. E la Chiesa che ha fatto in questo tempo?

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