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Catalunya Religió

(Càritas Diocesana de Barcelona) La pandemia sta avendo un impatto senza precedenti sull’economia, il mercato del lavoro e la società, peggiorando le condizioni di vita di molte persone che già si trovavano in situazioni precarie, secondo il rapporto “Primo impatto della crisi da Covid-19 sulle famiglie assistite dalla Caritas diocesana di Barcellona”. In città ci sono 92.735 disoccupati, e lungi dal tornare alle cifre pre-Covid, la situazione non migliorerà a breve.

La drastica frenata dell’economia ha provocato un aumento del tasso di disoccupazione di 26,44 punti percentuali tra i membri delle famiglie assistite dalla Caritas. All’inizio di marzo, il 40,6% dei membri di famiglie assistite erano disoccupati, la pandemia ha fatto arrivare la percentuale al 67.

Inoltre, la paralisi economica e imprenditoriale ha fatto sì che le entrate delle famiglie si siano ridotte del 36% dall’inizio della crisi ma il calo principale si è registrato nelle famiglie che avevano lavori precari, con il 73%, mentre le entrate degli altri lavoratori sono diminuite di circa la metà.

Una situazione che colpisce in maggior misura le famiglie in condizioni amministrative irregolari, che si vedono costrette a cercare lavori in nero. Sono persone che lavorano nei servizi domestici, nella cura e accompagnamento dei minori, degli anziani e dei disabili, venditori ambulanti, tra gli altri, e che non hanno accesso a prestazioni sociali, come il reddito di cittadinanza o il salario minimo vitale, per la loro situazione irregolare.

Nonostante il contesto negativo, il progetto di inserimento lavorativo di Caritas diocesana, “Lavoro e cuore” non ha smesso di funzionare. Così, dall’inizio dello stato d’allarme al 30 giugno, 105 persone seguite dalla Caritas hanno trovato un impiego. Di queste, il 28% stanno lavorando in servizi sanitari o di assistenza sociale, e il 24% in lavori di manutenzione, pulizia o portierato.

Questo progetto, iniziato nel 2013, fu la risposta della Caritas diocesana alle conseguenze economiche e lavorative della crisi del 2008. “In questo contesto di emergenza è più che mai necessario continuare a stare accanto alle persone perché non perdano la speranza e sappiano che malgrado le avversità è possibile andare avanti” ha dichiarato Desiréee Garcia, responsabile del programma di formazione e inserimento lavorativo della Caritas.

In questa situazione di massima incertezza del mercato del lavoro, Caritas chiede di elaborare programmi di lavoro degno, garantiti dalla Generalitat della Catalogna e dagli enti locali. I bisogni sociali si sono moltiplicati come pure quelli lavorativi di persone in condizioni di esclusione sociale. Occorre stabilire programmi, insieme al Terzo Settore, che garantiscano un lavoro degno.

Servono anche politiche del lavoro che aiutino le persone in situazioni amministrative irregolari a realizzare processi di regolarizzazione che, d’altra parte, sono molto difficili nel settore privato. “Dobbiamo imparare dagli errori della precedente crisi e affrontare questa garantendo diritti, facilitando l’uscita da situazioni di esclusione ed elaborando progetti inclusivi che permettano di tornare a guardare al futuro con speranza” hanno concluso dalla Caritas.

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