Mons. Cortés: “Il volto mariano è quanto di meglio possiamo offrire a chi non crede nella Chiesa”

CR “Cosa ci spinge a venire a Montserrat oltre alla festa di Nostra Signora?” si è chiesto il vescovo di Sant Feliu, Agustí Cortés, durante l'omelia nella basilica di Montserrat in occasione della festa del 27 aprile. Il significato di Maria, della Madre di Dio, ha caratterizzato tutto il suo discorso.

Cortés ha affermato che spesso salire a Montserrat significa farlo carichi di uno zaino di necessità che in molti casi si traducono in “preghiere di petizione alla Madre di Dio”. Opzione legittima, afferma, che significa trattare la Madonna “come nostra madre che ci comprende e merita la nostra fiducia”.

Tuttavia, Cortés ha ricordato che vale la pena salire a Montserrat con gli occhi “disposti alla contemplazione” e, soprattutto, con “un cuore franco pronto ad ascoltare la testimonianza che ci viene dalla Madre di Dio”. Ma per farlo, spiega, dobbiamo guardare in profondità l’immagine che abbiamo della Madonna. “Chi è Maria per noi?”, si è domandato, “cosa significa per la nostra Chiesa e per il nostro popolo?”, ha proseguito. Cortés è consapevole che forse risponde solo “a una pietà affettiva e sensibile, a un bisogno di intercessione, o forse si mescolano elementi come la tradizione o la coscienza popolare”.

In ogni caso, ha affermato, oggi è opportuno accostarsi alla Madre di Dio “come membri del Popolo di Dio”, in un momento storico per la Chiesa, ha sottolineato, “non facile”. Un momento in cui è necessario “recuperare esattamente ciò che siamo”, e per Cortés la Madonna di Montserrat è per la Chiesa un vero specchio “di ciò che dovremmo essere”.

Cortés è consapevole che oggi ci sono situazioni in cui sembra che la Chiesa “sia scossa dall'esterno e dall'interno”. Ed è in questo contesto turbolento che ritrovare il volto mariano della Chiesa ci permetterà di recuperare due esperienze importanti: “la gioia di essere Chiesa, e dare risposte a chi non l'accetta”. Maria, ha concluso Cortés, “è in mezzo alla nostra gente, portando i nostri fardelli. Il volto mariano è quanto di meglio possiamo offrire a chi non crede nella Chiesa”.