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Catalunya Religió

(URC) Si è svolta la 135ª riunione degli abati e provinciali (RAP) di Catalogna. È stato il primo incontro presenziale del gruppo dall’inizio della pandemia. Negli scorsi mesi di novembre e di giugno la riunione si svolse in formato telematico. La riunione si è tenuta presso l’Abbadia di Montserrat, nel rispetto delle misure di sicurezza previste.

Il presidente del RAP, l'abate di Montserrat, Josep M. Soler, ha accolto l'abate di Poblet, il priore di Solius e i provinciali o delegati delle diverse congregazioni, tra le quali cappuccini, carmelitani, claretiani, scolopi, maristi, mercedari, lasalliani, francescani, ospedalieri di San Giovanni di Dio, gesuiti, salesiani e membri della Sagrada Familia.

Tutti insieme hanno condiviso la giornata durante la quale hanno pranzato con i monaci benedettini, hanno celebrato l'eucarestia e hanno potuto riflettere sui temi che interessano la realtà ecclesiale attuale. Il tema della pandemia, che nelle ultime riunioni online è stato il focus della discussione, è stato trattato anche questa volta ma da una prospettiva diversa. Come ha spiegato il segretario del RAP, il marista Lluis Serra, “la cosa importante è pensare all’oggi e la pandemia è stata una tragedia con molti problemi ma bisogna cogliervi le nuove opportunità”.

Durante la celebrazione, al momento dell'omelia, l'abate di Montserrat si è rivolto al gruppo di responsabili delle comunità religiose maschili della Catalogna e li ha invitati a ricordare il messaggio di Papa Francesco dello scorso 17 maggio in occasione della cinquantesima Settimana della vita religiosa promossa dall'Istituto teologico di vita consacrata di Madrid.

In tale messaggio si rivolgeva alle comunità dicendo: “La vita consacrata si comprende consacrandosi ogni giorno. Si comprende nel dialogo con la realtà. Quando la vita consacrata perde questa dimensione di dialogo con la realtà e di riflessione su quanto accade, comincia a diventare sterile”. E, ancora, “mantenere vivo il carisma fondazionale significa mantenerlo in cammino e in crescita, in dialogo con quanto lo Spirito ci va dicendo nella storia, nei luoghi, nelle diverse epoche, nelle diverse circostanze”. Mantenere vivo il carisma “suppone discernimento e orazione”. E terminava dicendo “mettetevi ‘a tiro’ dello Spirito Santo”.

Tutti i membri del RAP hanno espresso la gioia di potersi incontrare di nuovo. Lluis Serra spiega come “la ripresa della presenzialità è stata motivo di soddisfazione e di gioia per i partecipanti dopo un anno e mezzo senza potersi riunire insieme”.

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