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(S. Giovanni di Dio Servizi Sociosanitari) Allo scopo di ridurre la sensazione di solitudine e angoscia che potrebbero patire i pazienti ricoverati al S. Giovanni di Dio Servizi Sociosanitari d’Esplugues per il fatto di non poter ricevere visite durante l’isolamento per il coronavirus, il centro ha promosso il programma “Connetti emozioni”. In tal modo i pazienti possono parlare attraverso videochiamate Whatsapp con i propri familiari.

La situazione di allerta sanitaria da Covid 19 ha obbligato i centri sociosanitari a inasprire le misure di protezione delle persone assistite, in gran parte più esposte all’infezione perché in età avanzata, con altre patologie e per essere a contatto con altre persone a rischio. Per questi motivi sono state limitate al massimo le visite, autorizzate solo in caso di urgenza motivata. Tale contesto ha costretto a vietare le visite dei familiari e a limitare i contatti con altri ricoverati.

Di conseguenza i pazienti sono esposti a “sensazioni che vanno dalla solitudine all’incertezza, passando per l’ira, la tristezza, la noia, l’angoscia o lo stress” spiega José Luis Argudo, gestore del centro. Così per evitare che tali emozioni diventino un problema ulteriore, il centro ha favorito i contatti familiari attraverso videochiamate Whatsapp tra ricoverati e parenti. Allo stesso tempo, il programma “Connetti emozioni” permette di fornire un’informazione basilare e quotidiana alle famiglie sulle condizioni del loro parente ricoverato, riducendo da una parte l’angoscia per non poterlo visitare e dall’altra le chiamate telefoniche al personale sanitario.

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