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Catalunya Religió

(Jordi Llisterri-CR) Badalona, Sabadell, L’Hospitalet de Llobregat, Sant Cugat del Vallès, Vilafranca del Penedès, diversi quartieri di Barcellona… sono alcuni dei luoghi in cui si è spostato il congresso internazionale di tre giorni su Papa Francesco organizzato dall’Ateneo Universitario Sant Pacià. I principali relatori hanno tenuto conferenze anche nelle parrocchie di queste località, un modo di avvicinare a tutti un congresso accademico. Il giornalista Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della S. Sede, è stato nella parrocchia di S. Maria di Badalona. Affiancato dal parroco e dal direttore di Catalunya Cristiana, Jaume Aymar, ha risposto alle domande dei presenti.

Tra gli interessi dei partecipanti c’erano le critiche che vengono mosse al Papa, soprattutto dai settori ultratradizionalisti. Tornielli ha stigmatizzato che ci sono “media che si dicono cattolici e attaccano ogni giorno il Papa”. Ed è stato molto chiaro nell’affermare che “se attaccano il Papa, non sono cattolici ed è una deformazione professionale”. Ha anche messo in guardia contro quanti collocano il Pontefice “nel marxismo o nell’anticapitalismo”. “Se lo dicono è perché hanno dimenticato la Dottrina Sociale della Chiesa e non conoscono la nostra storia” ha affermato, dopo aver ricordato diverse citazioni dei Padri della Chiesa o di precedenti Pontefici che possono suonare come socialmente rivoluzionari. Il problema sorge quando si riproduce solo il messaggio sociale di Francesco e dai settori conservatori “molta gente attacca il Papa per ignoranza”. Per Tornielli “l’antidoto è conoscere la storia della Chiesa”.

Il direttore editoriale dell’informazione della S. Sede ha sottolineato anche che “è una stupidaggine parlare di Chiesa di Papa Francesco. La Chiesa è più grande del Papa” e affinché ciò sia visibile “servono più voci di laici nella Chiesa stessa”. La conversazione è servita anche a spiegare alcuni dettagli del modo di agire del S. Padre. Per esempio, il fatto che le omelie di ogni mattina a S. Marta non le porta scritte ma le pronuncia senza alcun appunto e solo con il testo del Vangelo del giorno davanti. Ciò non significa che improvvisi: “Prima lo ha meditato molto”.

Tornielli ha anche spiegato la relazione del Papa con i mezzi di comunicazione, che funziona molto bene perché “Francesco si spiega, con immagini molto chiare, in modo che la gente possa commentare quello che dice”, senza bisogno di interpreti. E, soprattutto, “il Papa crede che i giornalisti prima di tutto sono persone con cui bisogna avere relazioni umane”.

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